Compagnia del Fiore d'Argento

il valore dei soldi, XIV e XV secolo

« Older   Newer »
  Share  
sbaracleto
view post Posted on 13/12/2005, 14:44




Il valore dei soldi - XIV e XV secolo
Ricerca di Alberto Vitali - "sbaracleto"

Sto raccogliendo notizie sul valore delle monete in area Emiliana (e non solo) tra il XIV e il XV secolo.
Chiunque avesse notizie a tal riguardo è pregato di aggiungerle in questo thread.

Paga giornaliera Inglese del periodo della Guerra dei Cent’Anni
1337 - 1437 circa

(Vadia consueta Guerre)

Fuori dall’Inghilterra:

Cavaliere .......................................... 2s
Uomo d’Arme .................................... 1s
Armato (fante pesante) .................... 6d
Arciere a Cavallo ............................... 6d
Arciere .............................................. 3d


Arcieri in guarnigioni Inglesi - in Inghilterra:

Arciere .............................................. 2d
Arciere a Cavallo ............................... 4d

1 Sterlina (£) = 20 Scellini (s) = 240 Pence (d)

La paga tradizionale (pay rates) è rimasta immutata nel periodo della Guerra dei Cent’Anni.
Paragonando la paga di un lavoratore comune inglese (phlougman - addetto all’aratro) che, quando aveva una buona annata, guadagnava 2 o 3 Sterline all’anno (dai 384 ai 586 pence), alla paga di un arciere in guerra - fuori dai confini nazionali - quest’ultimo guadagnava 4 sterline, 11 scellini e 3 pence.

Nel 1249 un lavoratore inglese percepiva una paga giornaliera di 2 pence, senza vitto di 4, senza vino di 5.

A Chioggia, in epoca medievale (purtroppo non ho trovato alcuna indicazione sulla data...), ai migliori carpentieri, falegnami e muratori assoldati dal Comune, veniva retribuita una paga giornaliera massima di 6 soldi.

---

Nel mese di aprile del 1351 il nuovo re di Francia, Giovanni II, emanò un'ordinanza con cui tentava di modificare l'organizzazione dell'esercito francese per farne uno strumento più efficace ed affidabile.
Stabilì che la paga giornaliera dovesse ammontare a 40 soldi per un banderese (cioè un cavaliere che conduceva al seguito i propri vassalli sotto la sua bandiera), 20 soldi per un cavaliere, 10 per un gentiluomo (possiamo considerarlo anche come un uomo d'arme...), 5 per un valletto, 3 per un soldato a piedi e 2,5 per un attendente.
... inoltre, sempre nel regolamento militare del 1351, prevedeva che quei balestrieri che avevano una buona balestra, potente quanto la loro forza, avrebbero ricevuto la paga giornaliera di "tre sous tournoise".

Ciò mostra chiaramente che la balestra militare dei tempi di Crécy veniva caricata sia con le sole mani che, con maggiore probabilità, tramite una cinghia, una puleggia e un uncino fissato alla cintura, o tramite una leva a piede di capra. Se i balestrieri di cui si parla nel regolamento di cui sopra avevano balestre d'acciaio con verricello, come quelle che venivano di solito usate verso la fine del secolo, la questione della regolazione della potenza dell'arco alla forza del soldato non sarebbe sorta, poiché con un verricello anche un ragazzo poteva tendere i più robusti archi d'acciaio

---

... tutto questo senza conteggiare il bottino ricavato dal saccheggio e i dividendi derivanti dal riscatto dei prigionieri ...


Il bottino ricavato in guerra fungeva senz’altro da attrattiva al servizio militare.
I bottini venivano suddivisi in due categorie: razzia e riscatto.
Il bottino derivante dalla razzia proveniva principalmente dal campo di battaglia. Era ottenuto saccheggiando il corpo dei caduti, un’attivita lucrativa da quando i nobili cominciarono ad utilizzare ricchi simboli che ne connotavano lo stato sociale. Proventi derivavano anche dal saccheggio dei carri nemici carichi di masserizie, e dalle città conquistate.
Il riscatto proveniva dai prigionieri. L’imprigionato poteva esser forzato al pagamento di un riscatto per essere rilasciato, e il prezzo di tale libertà veniva poi diviso tra quelli che lo avevano catturato.

Tipicamente, un terzo del riscatto andava all’uomo (o agli uomini) che avevano effettivamente catturato il prigioniero, un terzo al suo (o al loro) capitano, un terzo al capitano dell’armata.

Colui che aveva catturato il prigioniero perdeva il diritto alla riscossione della parte di riscatto a lui destinata se colto ad imbrogliare; ad esempio, conducendo trattative private col prigioniero o non rispettando il codice relativo la custodia e il trattamento dello stesso.
I facili guadagni ottenibili dalle razzie e il grosso richiamo che questi avevano sugli uomini erano un problema per la disciplina delle armate. Regole di Guerra sancivano la morte di qualunque uomo avesse urlato "ROVINA!" (any man crying “HAVOC”) - segnale indicante la sconfitta e la rotta del nemico, era quindi possibile cominciare il saccheggio di masserizie e cadaveri - prima che il comandante in capo ne avesse data l’autorizzazione.

La suddivisione in ventesimi e in dodicesimi era anche seguita in Bologna, precisamente:

1 Lira di Bolognini era composta da 20 Soldi di Bolognini ( del tutto identica alla divisione inglese: 1 Sterlina = 20 Scellini)
1 Soldo di Bolognini (o 1 Bolognino Grosso) era composto da 12 Denari (Bolognini Piccoli); ( del tutto identica alla divisione inglese: 1 Scellino = 12 Pence)

1 Lira di Bolognini è uguale quindi a 20 Soldi di Bolognini (20 Bolognini Grossi), che corrispondono a loro volta a 240 Denari.

1 Lira di Bolognini = 20 Bolognini Grossi = 240 Denari o Bolognini Piccoli.
Leggere nota in fondo al post.

Nel XIV secolo, a Bologna, un bue costava mediamente 14 Lire di Bolognini (280 Bolognini Grossi - 3360 Bolognini Piccoli)

... tre anni di lavoro di un contadino pagato...

un cavallo da 16 a 40 Lire di Bolognini

... dai 5 anni di lavoro in su', arrivando a costare - il cavallo da guerra da 40 lire - ben 13 anni di lavoro ... anni "buoni", da 3 lire all'anno!!!

una pecora 15 Soldi (180 Bolognini Piccoli)

... 3 mesi di lavoro ...

sei chiodi ed un ferro di cavallo costavano da 9 a 12 Bolognini Piccoli.

... quattro/sei giorni di lavoro ...

Nel 1366, in Inghilterra, con 1 Scellino (1 Grosso) si potevano comperare 6 paia di guanti, o 100 aringhe.

Aggiungo inoltre (ma devo verificare) che, mediamente, la paga era la stessa in buona parte d'Europa (salvo alcune eccezioni...)

e che:

8 Fiorini di Firenze valevano un'oncia d'oro (28,3 grammi)
1 Fiorino di Firenze valeva 20 Soldi ... quindi 1 Fiorino d'oro era l'equivalente di 1 Lira di Bolognini.

Di seguito trovate una legenda, in grado di spiegare la suddivisione della valuta:

image


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Questa che segue è un'immagine delle monete bolognesi utilizzate nel nostro periodo:

image

la prima moneta:

Anonime dei Pontefici (dal 1360 alla prima metà del XV secolo)
QUATTRINO (MI - d.17 - gr.0,70)
D (Tiara) °DE°BO°NO°NIA /chiavi decussate.
R °S°PETR°ONIVS / il Santo, seduto, con in mano la città di Bologna.

la seconda moneta:

Anonime dei Pontefici (dal 1360 alla prima metà del XV secolo)
BOLOGNINO (AR - d.17 - gr.1,15)
D (chiavi decussate) °BO°NO°NI° / nel campo: A accostata da 4 anellini.
R (chiavi decussate) °MATER°STUDI/ nel campo: ORUM°.

la terza moneta:

Anonime dei Pontefici (dal 1360 alla prima metà del XV secolo)
BOLOGNINO D'ORO (AU - d.22 - gr.3,50)
D °BONONIA°DOCET° / leone rampante a sinistra, con vessillo della città di Bologna.
R S°PETRVS°DE°BONONIA / il Santo, in piedi, con chiave e libro.

Rispetto alle monete originali ho invertito alcune "gambine" delle "N"... errore che alle volte facevano pure gli incisori.

... spero non mi arrestino ...

Aggiungo una nota, che ho letto solo qualche giorno fa:

- Vista la galoppante svalutazione della moneta e l'impoverirsi delle leghe che componevano tali misture, Bologna cominciò a coniare (nel 1404) il Quattrino, ad imitazione di Milano.
La lega che componeva il Quattrino Bolognese era di qualità inferiore al Quattrino Milanese: il Quattrino di Bologna valeva infatti SOLO 2 denari, mentre quello milanese ne valeva 4.

Il Bolognino d'Oro, che il Bentivoglio cominciò a far coniare dal 1401, valeva 38 Grossi d'argento, e non 20 (come normalmente dovrebbe essere).
Il Bolognino d'Oro aveva peso e lega identica a quella del Fiorino di Firenze (e lo stesso valore), quindi si deduce che - probabilmente - fosse la lega del Bolognino d'Argento ad essere di qualità inferiore a quella comunemente utilizzata a Firenze.

Edited by sbaracleto - 25/4/2010, 15:20
 
Top
0 replies since 13/12/2005, 14:44   3243 views
  Share